L’alluce valgo è una patologia molto dolorosa a carico dei piedi che, purtroppo, colpisce particolarmente le donne. Può essere causato dalle calzature e può essere curato in modi differenti.
Alluce valgo, che cos’è
Si tratta di una deviazione all´esterno del 1° dito del piede, cioè l’alluce, associata a una tumefazione spesso dolorosa in corrispondenza della testa del primo osso metatarsale chiamata volgarmente “cipolla”. Quest’ultima altro non è che una forma di borsite, cioè di infiammazione da sfregamento con la calzatura.
Le cause della patologia
Le cause dell’alluce valgo sono di tipo anatomo-funzionali. Nelle donne si verifica molto più frequente anche in relazione alla calzatura che influenza la posizione dell´alluce. Esiste inoltre una evidente predisposizione ereditaria nell’insorgenza della malattia.
I sintomi
A seconda della gravità della forma, si passa da un quadro clinico senza sintomi significativi fino al persistere della tumefazione con dolore da infiammazione della già citata “cipolla” metatarsale. Peraltro s’incontrano difficoltà nell’indossare calzature che, nel tempo, spesso vengono deformate.
Qual è la terapia?
La terapia può prevedere trattamenti non chirurgici o chirurgici. Tra i primi rientrano i trattamenti conservativi che prevedono utilizzo di tutori di vari materiali utili per separare il primo dito dalle altre dita del piede. Si devono associare calzature comode, ginnastica posturale e plantari ortopedici. Quando però questi trattamenti non sono sufficienti a correggere la situazione allora diventa necessario ricorrere alla chirurgia.
Alluce valgo, i trattamenti chirurgici
Esistono numerose e diverse tecniche chirurgiche che consentono di correggere la deviazione del primo dito del piede. Quelle definite tradizionali utilizzano delle incisioni chirurgiche tramite le quali si possono effettuare le correzioni ossee che poi vengono stabilizzate attraverso fili di metallo, viti, placche o cambre con risultati ottimi dal punto di vista funzionale.
In cosa consistono le metodiche mini-invasive?
Sono metodiche che consentono, attraverso alcune mini incisioni, di effettuare buone correzioni delle deformità senza danneggiare i tessuti circostanti. Queste tecniche sono un valido aiuto per il chirurgo del piede che vuole soddisfare non solo le esigenze funzionali, ma anche quelle estetiche del paziente. L’intervento chirurgico con metodica mini-invasiva riduce i tempi di recupero funzionale. Inoltre, attenua il dolore post-operatorio e permette di camminare il giorno stesso dell’intervento. Il recupero completo della funzionalità del piede svolgendo le proprie attività avviene in tempi più rapidi rispetto alle operazioni eseguite con tecniche tradizionali.
Alluce valgo, l’intervento da solo non basta
L’atto chirurgico da solo non è sufficiente a garantire un buon risultato. Perché tutto si risolva positivamente è necessaria la fattiva collaborazione del paziente. La fase riabilitativa che segue l’intervento e l’uso di corretti presidi ortopedici (calzature idonee) è fondamentale per conservare la correzione eseguita. Essa permette anche di recuperare la funzione che consente, al temine del percorso terapeutico, di tornare a camminare liberamente.